Building Information Modeling (BIM) è definito dal National Institutes of Building Science come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto” e in un’accezione più specifica di un edificio.

Il BIM secondo Architer
Architer dal 2018 ha introdotto tale sistema di lavoro adeguando le proprie strumentazioni, intese come macchine e software dedicati, per ottimizzare al massimo le potenzialità del processo BIM. Sono già stati completati servizi e tuttora sono in fase di redazione pratiche che sfruttano l’interoperabilità, la collaborazione e la sinergia tra i diversi attori che partecipano al processo produttivo, nell’ottica di una sempre maggiore efficienza che si traduce anche in più qualità.
Architectural

Systems

Structures

Constructions

Una recente introduzione
Dal 1 Gennaio 2019 entra in vigore il Decreto BIM, DM 560 del 1 dicembre 2017, per le opere pubbliche che ha stabilito le modalità e i tempi di progressiva introduzione, da parte delle stazioni appaltanti, delle amministrazioni concedenti e degli operatori economici, dell’obbligatorietà dei metodi e degli strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione delle opere e relative verifiche.
In che cosa consiste
È un processo all’interno del quale organizzare tutte le informazioni inerenti l’oggetto da realizzare, una piattaforma in cui inserire dati grafici e documenti tecnici relativi al ciclo di vita previsto dell’edificio in una modalità più evoluta rispetto al passato.
A che cosa serve
Il BIM nasce quindi per rispondere all’esigenza di una maggiore collaborazione tra i progettisti, di un’effettiva interoperabilità a livello di software, della più facile integrazione tra i processi e, non in ultimo, di un’effettiva sostenibilità.
BIM = metodo di progettazione collaborativo
Scambio disegno 2D (dwg, dxf)

Interoperabilità BIM

Il BIM è un modello che nasce quindi per rispondere all’esigenza di una maggiore collaborazione tra i progettisti, di un’effettiva interoperabilità a livello di software, della più facile integrazione tra i processi e, non in ultimo, di un’effettiva sostenibilità.
Trattasi di un “sistema” che consente di integrare in un unico modello le informazioni utili in ogni fase della progettazione, da quella architettonica a quella strutturale, da quella impiantistica a quella energetica per arrivare a comprendere quella di matrice gestionale.